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Dopo il terremoto del 24 agosto il Museo di Preta è stato chiuso, e le opere lì custodite sono state rimosse. Poi sono seguite altre scosse: la struttura del Museo ha retto, ma è stata sempre più danneggiata. Ora l’impegno di Bruno, che oltre ad essere un artista è anche il Presidente dell’Associazione “Preta Vive” che gestiva la struttura, è tutto rivolto all’opera di raccolta fondi per poter al più presto mettere in sicurezza e poi ristrutturare l’ex Scuola di Preta.

Da mesi ormai gira l’Italia con i suoi quadri, e con i dipinti che erano custoditi nel Museo, per sensibilizzare l’opinione pubblica: la bellezza non può morire e solo la generosità degli amici può aiutare concretamente la ripresa delle aree colpite dal terremoto.

E in tanti hanno risposto a questo appello: grazie a tutti coloro che stanno contribuendo in queste ore a far si che la speranza non muoia, e che un giorno il Museo di Preta possa tornare a spalancare le sue porte al pubblico.